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Operazione “ascolto”: la Federazione va nei territori - Aprile 2014

Sono stati 11 incontri gli territoriali organizzati dalla Federazione della Cooperazione per incontrare le cooperative trentine, presentare alcune modifiche statutarie che saranno sottoposte per approvazione all’Assemblea Annuale del Giugno prossimo e soprattutto ascoltare i soci.

In Giudicarie l’incontro è avvenuto Giovedì 27 Marzo, presso la bella sala della cooperativa Assistenza a Tione. Una folta rappresentanza delle cooperative ha animato un dibattito sentito e delle occasioni importanti. L’attenzione alle periferie, la centralità delle persone, la valorizzazione del sistema cooperativo in termini culturali sono stati alcuni dei temi emersi dal confronto. Una serata di ascolto, a porte aperte insomma, per affrontare i temi e certo, anche i problemi della cooperazione cercando di avvertire gli umori in un quadro di difficoltà evidenti, soprattutto per i piccoli negozi delle periferie. Le famiglie cooperative dei nostri paesi che non solo hanno funzione sociale ma che sono luoghi di presidio territoriale, colgono gli stimoli, la quotidianità e le abitudini delle persone.

Le famiglie cooperative sono trincee (per usare un termine di Franco de Battaglia) tra le quali va rinnovato un patto comune per rafforzarle e motivarle, per far percepire alle persone il valore e il vantaggio di essere socio. I soci della cooperazione talune volte si sentono clienti e questo probabilmente è il fattore di indebolimento più grande. Vanno recuperati i fondamentali con semplicità e chiarezza, va valorizzata la centralità del socio per rafforzare gli elementi identitari, di appartenenza del sistema cooperativo trentino. Fare sistema quindi, supportarsi e promuovere iniziative progettuali trasversali i settori a vantaggio delle persone, tra realtà cooperative e in generale con tutti gli attori economici del territorio. In una società dove le nuove tecnologiche accorciano le distanze tra le persone e le Istituzioni, dove scompaiono i livelli intermedi corriamo davvero il rischio di un populismo dilagante ed è proprio in questo contesto che la Cooperazione deve saper fare la sua parte, declinare un futuro di Trentino, favorire da una parte la rivitalizzazione degli enti intermedi, dei consorzi affinché siano sentiti come supporti e anelli fondamentali nella catena di valore e dall’altra favorire la costruzione di relazioni proattive fra i vari settori partendo dai nostri paesi, dalle nostre cooperative.

Le realtà economiche devono mantenere tra di loro un dialogo costante per raccogliere le esigenze di ciascuno e poter offrire dei servizi migliori, di qualità. Una questione prioritaria che va nella direzione di raccogliere le problematiche di chi lavora e vive quotidianamente le valli, favorendo la valorizzazione delle tipicità, partendo dallo scambio economico tra le cooperative e tra le cooperative e gli altri attori produttivi della comunità, in una logica di valorizzazione dei prodotti tipici, dei servizi erogati dalle nostre realtà. Il Coordinamento Cooperativo delle Giudicarie si riunirà nel mese di Aprile per affrontare questi temi e definire alcune azioni concrete che possano concorrere alle tante sollecitazioni emerse anche dall’incontro territoriale del 27 Marzo.

Alberto Carli