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Federcoop: approvato il nuovo statuto - Gennaio 2018

Il 7 dicembre scorso in una affollata sala della Cooperazione a Trento in Via Seganti, è stato approvato a larghissima maggioranza (1 contrario e 1 astenuto) il nuovo statuto della Federazione Trentina della Cooperazione. Un percorso per nulla scontato, partito da un momento di grave lacerazione interna del movimento, il dibattito attorno al nuovo statuto ha saputo incanalarsi verso un civile confronto, prima all’interno della commissione coordinata dal giudicariese Giuliano Beltrami, poi in consiglio di Amministrazione della Federazione con approvazione all’unanimità e successivamente negli incontri sul territorio, in cui sono state raccolte ulteriori osservazioni.

Il testo unitario sottoposto all’assemblea è stato il risultato quindi di un lungo lavoro di mediazione. Molte le novità introdotte. La centralità della collaborazione tra cooperative entra ufficialmente nello statuto quale "strumento per la valorizzazione e per il rafforzamento della cooperazione trentina". La Federazione in questo senso assume un ruolo centrale per il "rafforzamento e la coesione" del movimento cooperativo anche attraverso il rafforzamento degli strumenti di autocontrollo, assistendo ed accompagnando (cita testualmente lo statuto) le cooperative socie nella gestione della propria attività, attraverso strumenti di supporto strategico ed operativo, nonché controlli e verifiche di bilancio, anche a carattere certificativo. Tra le nuove attività, inoltre grande attenzione al ruolo della Federazione come centro di servizi per le associate, sia quelli già in essere come le paghe, la contabilità e l’assistenza fiscale ma anche a nuovi servizi che potranno spaziare dalla formazione, alla comunicazione via web e in generale alla valorizzazione delle opportunità offerte dalle nuove tecnologie.Un ruolo nuovo e importante, è e sarà sempre più anche quello di poter attuare iniziative nell'ambito delle politiche del lavoro, in accordo con istituzioni pubbliche e private. Lato governance, il nuovo consiglio sarà composto dal presidente e da 22 consiglieri. Saranno riservati quattro rappresentanti ciascuno ai settori agricolo, credito e consumo; tre rappresentanti  ai settori della produzione lavoro e servizi e tre a quello delle cooperative sociali e abitazione. I presidenti dell'associazione giovani cooperatori e associazione donne in cooperazione faranno parte del Consiglio come invitati permanenti e quindi con possibilità di entrare nel merito delle questioni ma senza diritto di voto. Il presidente e gli amministratori non potranno rimanere in carica nel medesimo ruolo (presidente o consigliere) per più di tre mandati pieni consecutivi (massimo tre esercizi ognuno) e l'ammontare del compenso degli amministratori è deciso dall’Assemblea. Molta soddisfazione è stata espressa anche dal Presidente Fezzi per l’approvazione dello statuto. Fezzi ha ribadito il grande lavoro fatto per offrire ai soci tutti gli strumenti per mettere in comune le proprie esperienze, per crescere insieme, per cooperare tra di loro, nella convinzione che il futuro del movimento sia strettamente collegato alla capacità dei soci di collaborare. Il ruolo della Federazione è anche quello di aggregare, sviluppare progetti strategici, costruire alleanze, relazioni, opportunità. Su questa sfida ci giochiamo credibilità e reputazione.