Cerca tra i contenuti

Cooperazione: per la crescita serve innovazione

Lo sviluppo del Trentino dei prossimi anni sarà imprescindibilmente legato alla sua capacità di innovare. Secondo la Commissione Europea infatti il 50% della crescita dell’area UE è già oggi determinato dall’innovazione, in un contesto in cui le dinamiche economico-produttive degli ultimi 10-15 anni ha accelerato il confronto tra i Paesi delle diverse aree del mondo, sviluppate ed emergenti. Nei prossimi 10-20 anni queste dinamiche si intensificheranno ulteriormente. L’innovazione tecnologica, in primis ICT, sta determinando la cosiddetta “quarta rivoluzione industriale”, cioè l’integrazione strutturale dei processi fisici con i nuovi processi digitali. Questo ha impatti profondi nei sistemi di produzione, tanto nell’industria quanto nei servizi.

Assistiamo infatti alla crescente disponibilità di connettività, di dati e all’aumentare della disintermediazione dovuta al web e alle nuove interfacce digitali che ci consentono di acquistare beni o servizi direttamente da casa, prenotare una visita medica o accedere e operare sul nostro conto corrente senza più vincoli legati alla distanza o agli orari. Una fase storica quella che stiamo vivendo, tra le più significative degli ultimi secoli dal punto di vista dei cambiamenti in atto, caratterizzata da processi di innovazione permanente che richiedono alti livelli di formazione e capacità di apprendimento continuo. Le competenze necessarie a sostenere questi nuovi modelli di produzione e lavoro rappresentano un elemento di cruciale importanza. Le “competenze per il 21° secolo” saranno caratterizzate da competenze base, fornite dal sistema scolastico, e da competenze più complesse ovvero quelle competenze che permettono di approcciare sfide e problemi strutturati e trovare una soluzione. Sono quelle cioè che comprendono la capacità di risolvere problemi, così come la capacità di sviluppare pensiero critico e collaborare con gli altri. Oltre a ciò sarà cruciale saper sviluppare attitudini, quali la curiosità, l’iniziativa ma anche caratteristiche riconducibili all’adattabilità e alla leadership. Questa nuova domanda di competenze impatta sui sistemi educativi, Università e Centri di Ricerca sono chiamati a ri-orientrare il posizionamento strategico della propria offerta in una chiave di crescente collegamento con il sistema economico e a realizzare strategie mirate all’attrattività dei talenti e delle risorse. La sfida ma anche l’opportunità di crescita per gli attori del tessuto economico territoriale è grande. Lo è per il movimento cooperativo e in particolare per la Federazione della Cooperazione Trentina, quale ente di promozione, rappresentanza, tutela e controllo, che oggi più che mai è chiamata ad assumere un ruolo attivo e propositivo. La sfida si muove su tre direttrici principali: rafforzare il senso di identità, coerenza e utilità del modello cooperativo per rispondere alle difficoltà imposte dal cambiamento economico sociale in atto; supportare le imprese cooperative con servizi erogati secondo modalità e logiche innovative, per aumentare e rafforzare la capacità delle stesse di generare valore e creare posti di lavoro; favorire la generazione e la ridistribuzione di risorse e opportunità alle persone, ai soci, che costituiscono il movimento al fine di contrastare il fenomeno emergente delle disuguaglianze e delle nuove povertà. Per ognuno di questi ambiti l’adozione e sviluppo di strumenti digitali diverrà fondamentale per promuovere ma anche per valorizzare la specificità cooperativa. Prima fra tutti l’introduzione della Carta del Socio Cooperatore volta ad abilitare la creazione di una piattaforma condivisa di offerta del sistema cooperativo, orientata ad offrire ad ogni socio del movimento non una semplice carta fedeltà, strumento oramai ampiamente diffuso anche nella grande distribuzione, ma un portafoglio di offerta di prodotti e servizi che dia una risposta concreta alle diverse esigenze e ai bisogni sempre più incombenti delle persone. Fare la spesa, acquistare casa, trovare servizi educativi fuori orario scolastico per i propri figli vicino casa e di qualità, garantire assistenza e cura ai propri cari, accedere a visite specialistiche o a cure odontoiatriche, ma anche alimentare il circuito della filiera agroalimentare di qualità, del turismo, dello sport. Un percorso che dovrà necessariamente coinvolgere tutti i settori della cooperazione trentina e potenzialmente tutte le cooperative, per favorire in chiave intercooperativa interazioni, collaborazioni, opportunità. Il modello di riferimento Cooperativo deve essere infatti quello di una piattaforma digitale cooperativa di tipo ‘generativo’: deve generare valore sociale e senso del gruppo, con scopo prevalentemente mutualistico, riconoscendo come prioritari i valori sociali e culturali, favorendo le relazioni con tutto il territorio. Le prime analisi indicano che aggregare attraverso una piattaforma digitale l’offerta di tutto l’ecosistema cooperativo consentendo a ogni socio, ma non solo, di accedere tramite il proprio cellulare a un paniere di servizi e prodotti locali, consentirebbe di generare a regime una crescita dei ricavi per l’intero sistema cooperativo pari a 105 milioni di euro su base annua. Per questo è necessario che la Federazione della Cooperazione Trentina, in questa fase cruciale di rinnovo dei suoi vertici, annoveri il tema dell’Innovazione e delle tecnologie quale ambito di indirizzo strategico e trasversale. Si tratta di attivare e promuovere strumenti, servizi e competenze utili a fare sì che la Cooperazione migliori la propria capacità innovativa in chiave sistemica e possa divenire cinghia di trasmissione di un inevitabile cambiamento culturale e una nuova fase di sviluppo economico e sociale delle nostre comunità. Occorre un salto qualitativo e quantitativo delle politiche federali rispetto a quanto messo in campo fino ad oggi ed una ancora maggiore “urgenza” degli interventi, abilitati in modo trasversale dall’Innovazione tecnologica, per avviare il percorso verso la cooperazione 4.0.