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Cooperazione Trentina alla ricerca del suo leader - Luglio 2020

Quella trascorsa è stata una stagione turbolenta per il movimento cooperativo trentino. Il prossimo 31 luglio, a seguito della prematura conclusione della legislatura firmata Marina Mattarei, la Federazione della Cooperazione con le sue oltre 500 società socie, si appresta ad eleggere la persona che dovrà guidare la Cooperazione Trentina nei prossimi anni, con tutte le incertezze e le ripercussioni che l’emergenza Covid-19 ha e stà ancora generando.Il 31 luglio è la data fissata per l’Assemblea elettiva della Federazione della Cooperazione Trentina, durante la quale verranno eletti i membri del nuovo Consiglio di Amministrazione e il Presidente. Verranno quindi eletti 4 consiglieri rispettivamente per il settore credito, consumo e agricolo, 3 consiglieri per il settore Lavoro e altrettanti per il Sociale, oltre ai 4 consiglieri trasversali.

Ma certo, la grande attesa è per il Presidente. Negli ultimi anni, la relazione tra i corpi di rappresentanza, quali Federazione e Consorzi, e le cooperative, si è caratterizzata per essere attraversata da importanti cambiamenti. Pensiamo alla riforma del credito e alla nascita di Cassa Centrale Banca, alla dura ma necessaria riorganizzazione del consorzio SAIT nel settore del consumo, ai processi di fusione che hanno coinvolto numerose cooperative di primo livello in modo trasversale al movimento. Nel credito la fusione recentissima del 1 luglio tra CR Giudicarie e CR Adamello, nel consumo il percorso avviato dalle Famiglie Cooperative in Val Rendena, nel sociale l’esempio della Cooperativa Incontra di Tione nata dalla fusione tra la Cooperativa Il Bucaneve e la Cooperativa L’Ancora, entrambe impegnate da anni per la comunità delle Valli Giudicarie. Oggi assistiamo a un movimento cooperativo ridefinito nelle sue componenti ma pronto ad affrontare le sfide del futuro. I consorzi cooperativi infatti rappresentano vere e proprie centrali operative dove competenza e professionalità consentono una conoscenza approfondita e specialistica del mercato di riferimento, grazie alla quale, in filiera con le cooperative aderenti, sviluppano mercato e generano nuovi posti di posti di lavoro. Alcune cooperative operano fuori dai consorzi, talune si sono cosi sviluppate da poter essere autonome nella definizione delle linee strategiche di business, altre rappresentano nicchie o nuove idee imprenditoriali. Le nostre società cooperative operano infatti nel sistema di mercato e devono misurare la loro efficacia, in parte, sulla base dei risultati ottenuti in tale contesto. Devono gestire le proprie risorse finanziarie, produttive e umane in modo da trarne utili e profitti. Devono saper operare in contesti giuridici ben definiti… anche cercare di cambiarli. Ma le imprese cooperative non possono e non devono limitarsi ad emulare le imprese di capitale. Certo devono adattare gli aspetti tipici delle imprese al carattere unico delle cooperative. E questo è stato fatto con ingegnosità nel passato, il grande obiettivo, arduo ma stimolante è farlo anche per il futuro. Il successo delle imprese cooperative stà nella loro struttura e nella ideologia di base. L’applicazione pratica varia a seconda del periodo e del tipo di impresa ma la formula del successo rimane sempre la stessa: l’obiettivo primario infatti è l’interesse dei soci e l’efficacia è basata sul modo in cui se ne soddisfano i bisogni. Da qui l’importanza di costruire una solida relazione con la base sociale. In questo nuovo contesto il ruolo della Federazione sarà determinante nel modellare e rendere attuali, oltre che più efficaci ed incisivi, i suoi servizi, in particolare di revisione e di rappresentanza oltre quelli funzionali ad ambiti trasversali come ad esempio, bilanci, paghe e formazione. Abbiamo in questi anni anche assistito però a una trasformazione delle relazioni tra le realtà cooperative, talvolta da forti a deboli, trascinando il movimento stesso, architrave della comunità trentina, in una agorà oggetto anche di strumentalizzazione politica. La Cooperazione Trentina ha bisogno di unità e di rinnovato senso di fiducia in un contesto economico complesso e competitivo come quello attuale, caratterizzato non da ultimo dalle incertezze di una emergenza sanitaria unica nella storia moderna. Vi è infatti una grande attesa e aspettativa riguardo alla capacità della nuova governance cooperativa di porsi in ascolto, interpretare e condurre il movimento per i prossimi anni. Il processo di identificazione di un candidato Presidente per ragioni di forza maggiore non è potuto essere messo in campo dal Consiglio di Amministrazione uscente, decaduto nel febbraio scorso. Per questo motivo, con senso di responsabilità e su base volontaristica molti degli ex consiglieri di amministrazione, i presidenti dei consorzi e di importanti cooperative, oltre che esponenti storici del movimento hanno condiviso la necessità di giungere a una condivisione sul profilo necessario a prendere le redini del movimento cooperativo nella delicata fase che stiamo vivendo, a tutela della unità e dello sviluppo del movimento stesso. A conclusione di un approfondito confronto, il gruppo ha deciso unanimemente di individuare, quale candidato Presidente da proporre alla base sociale, la figura di Roberto Simoni, attuale presidente di Sait S.c.. Roberto Simoni, Giudicariese, è un uomo d’esperienza e d’equilibrio, con ampie competenze in materia aziendale, maturate nella professione e da un vissuto cooperativo in ruoli di primaria importanza, quali la presidenza della Cassa Rurale di Pinzolo (2003-2019), di Promocoop (2013-2019) e del Sait (dal 2019), ed apprezzato per la sua capacità di gestire momenti anche delicati, sempre cercando di valorizzare con concretezza logiche unitarie e di squadra.  Una candidatura quella di Roberto Simoni, come elemento di giunzione fra le diverse componenti del movimento, per creare e coordinare una squadra coesa e per traghettare la Federazione Trentina della Cooperazione verso una nuova identità, saldando l’ispirazione solidaristica che sta alla base del sistema cooperativo con la vorticosa accelerazione del cambiamento degli scenari economici, sociali e ambientali del nostro tempo.