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Le nuove sfide per l’agricoltura e la cooperazione - Dicembre 2020

Si è svolto lunedì 30 novembre il convegno “Le nuove sfide per l’agricoltura e la cooperazione” organizzato da CIA Agricoltori Italiani Trentino. L’evento ricco di interventi ha visto la presenza come relatori di numerosi rappresentanti Istituzionali e la partecipazione di oltre 100 persone collegate online. Tra i relatori Herbert Dorfmann Eurodeputato, il Vice-Presidente della Provincia e Assessore alla Cooperazione Mario Tonina, l’Assessore all’Agricoltura Giulia Zanotelli, il Presidente della Cooperazione Trentina Roberto Simoni oltre che il Presidente e il Direttore di CIA Trentino rispettivamente Paolo Calovi e Massimo Tomasi.

Un importante momento di confronto tra i diversi attori del nostro territorio provinciale, per un settore come quello dell’agricoltura che rappresenta non solo fonte di occupazione ma anche un punto di forza economico e di presidio dei territori. l’Assessore Tonina che ha aperto i lavori, ha rimarcato la necessità di un ripensamento organizzativo del settore per una adattabilità funzionale dello stesso, sia a fronte dell’emergenza epidemiologica e delle sfide di mercato in corso sia in virtù della nuova normativa PAC (Politica Agricola Comune) che caratterizzerà il prossimo decennio. In tal senso e a sostegno delle aziende agricole trentine, Provincia e Cooperazione Trentina hanno messo in campo nuove e importanti risorse. Prima fra tutte il nuovo Fondo Partecipativo gestito da Promocoop, con un apporto di oltre 45 milioni di euro, di cui 20 finanziati dalla Provincia, per bandi a supporto di progetti di sviluppo e consolidamento delle Cooperative agricole e dei loro consorzi. L’attivazione, attraverso Cooperfidi con il finanziamento dalla Provincia, di un Fondo di Rotazione Immobiliare con finalità quella di sostenere aziende in momentanea difficolta attraverso l’acquisizione di immobili che potranno poi essere affittati alle stesse imprese e successivamente ri-acquistati dall’affittuario in qualsiasi momento. E non da ultimo, la disponibilità anche per le aziende agricole del sistema garanzie per l’accesso al credito. Sulla nuova PAC (Politica Agricola Comune) è intervenuto l’eurodeputato Herbert Dorfmann evidenziando come questa rappresenti una opportunità che potrà aiutare le aziende anche di piccole dimensioni. La nuova riforma dovrà essere concordata con il consiglio europeo e la commissione europea e per quanto riguarda il 2021 e 2022 ci si baserà sulla PAC in essere, con le stesse regole quindi del passato. Grande attenzione sarà data alla convergenza interna dei pagamenti, i quali dovranno essere allineati al 100% senza discrepanze tra le zone di pianura e quelle di montagna. Convergenza ritenuta indispensabile per il Presidente di CIA Agricoltura Trentino Paolo Calovi che ha messo in luce come l’emergenza pandemica con le sue drastiche evidenze abbia colpito anche il settore primario di montagna e come la ripresa dipenderà dalla capacità di governare i cambiamenti attraverso una alleanza con i centri di ricerca, in particolare Fondazione Mach e Fondazione Bruno Kessler, oltre ovviamente con la Cooperazione. Un impegno in riferimento ai temi della sostenibilità, dell’innovazione e automazione in chiave 4.0 “su misura” per i nostri territori oltre che una particolare attenzione al risparmio idrico, alla gestione dei rischi attraverso nuovi strumenti per la protezione di impianti e strutture, e per la fluttuazione dei prezzi. Particolare attenzione da parte dei relatori è stata data al tema del biologico su cui la Provincia di Trento ha intenzione di investire e che sarà oggetto di una legge provinciale in fase di predisposizione, sulla scorta delle disposizioni normative europee e in concertazione con tutto il comparto agricolo trentino. Non da ultimo il Presidente della Cooperazione Roberto Simoni ha evidenziato come l’attenzione all’ambiente si stia profilando come un tema a cui non possiamo prescindere caratterizzato però da un approccio che parta dal tema generale della sostenibilità ambientale attraverso prodotti sempre più biodegradabili, fino ad arrivare alla sostenibilità economica. Il biologico in questo senso per essere competitivo ha bisogno di aiuti, in quanto il mercato è molto attento al posizionamento del prezzo. Una produzione quindi calibrata anche sulla base della capacità di produzione e risposta alla domanda. Oltre a ciò una attenzione anche ai giovani e al ricambio generazionale, in un contesto dove la preparazione sia tecnica che economico finanziaria, oggi rappresenta un elemento necessario per costituire, far crescere e consentire alle aziende agricole di affrontare il futuro.