Cerca tra i contenuti

  • Home
  • I miei articoli
  • La Trentina: nasce il quarto polo nazionale nella produzione di mele - Dicembre 2021

La Trentina: nasce il quarto polo nazionale nella produzione di mele - Dicembre 2021

Svolta storica all'interno del consorzio La Trentina, che si appresta a diventare il quarto polo a livello nazionale nella produzione di mele con 1.000 soci e una produzione media di 60.000 tonnellate di frutta per 1.300 ettari coltivati e un fatturato di medio di 35 milioni di euro. Abbiamo incontrato Rodolfo Brochetti, Presidente di CO.P.A.G ( Cooperativa Produttori Agricoli Giudicariesi) e del Consorzio La Trentina. Presidente Brochetti ci illustra il percorso che ha portato all’aggregazione di cinque cooperative che andranno a operare tramite il nuovo organismo centralizzato di La Trentina?

Il progetto di fusione tra le Cooperative ortofrutticole de La Trentina, è partito operativamente circa un anno fa, e si è concluso a fine Novembre, con la consapevolezza di aver compiuto un percorso aggregativo che solo qualche mese fa non era per niente scontato e con la prospettiva di una nuova sfida nella gestione della frutticoltura provinciale. La fusione per incorporazione nella Cooperativa La Trentina delle quattro cooperative: Cooperativa Frutticoltori Alta Valsugana e Levico, Cooperativa 5 Comuni, cooperativa Ortofrutticola Valli del Sarca- Garda Trentino e Cooperativa Agricoltori Singoli Associati, avrà come risultato la formazione di un soggetto organizzato di dimensioni importanti, rappresentando circa 800 soci che operano su circa 1300 ettari sparsi praticamente su tutto il territorio provinciale. Un passo molto importante, avvenuto come conseguenza naturale di una strategia di gestione mirata e specifica, dove l’alleanza con il Consorzio Melinda, sotto il coordinamento di Apot, l’Associazione produttori ortofrutticoli Trentini che rappresenta oggi i consorzi Melinda, La Trentina, e la Cooperativa Copag, si è confermata essere la scelta vincente. È dal 2017 infatti che le principali organizzazioni di produttori sul territorio hanno iniziato a lavorare in sinergia mettendo a valore i propri punti di forza per aprirsi a nuove opportunità di crescita, attraverso un sodalizio che si è rivelato non solo funzionale a livello tattico e commerciale, ma anche economicamente proficuo.

Una aggregazione necessaria quindi per cogliere le nuove sfide del futuro?

Certamente. Quello che il Consiglio di Amministrazione di La Trentina ha proposto con questo percorso aggregativo, è una visione diversa del futuro della frutticoltura trentina, un futuro basato sull’unità gestionale e una maggiore efficienza organizzativa di questo comparto produttivo strategico per il nostro territorio. Lo scopo primario di un organismo centralizzato, così come lo abbiamo studiato e concepito nel corso di questi ultimi anni soprattutto grazie al dialogo tra soci, è quello di migliorare il nostro posizionamento, per cercare di stabilizzare il valore del liquidato. L’ottimizzazione attenta dei costi significa poter concentrare i nostri sforzi sull’innalzamento della qualità produttiva e così poter raggiungere obiettivi commerciali più soddisfacenti e remunerativi. L’obiettivo primario dell’operazione è quello di garantire una redditività dignitosa del lavoro dei nostri soci e una stabilità delle remunerazioni dei prodotti conferiti alle nostre Cooperative al fine di garantire agli stessi una prospettiva di sviluppo e miglioramento per il futuro. Aggregare in un’unica realtà operativa Cooperative provenienti da territori diversi, con storie e sensibilità differenziate, dimostra sicuramente una maturità non solo degli attuali amministratori delle Cooperative ma anche dei soci produttori che ci hanno seguito in questo percorso, dimostrando in molti casi una sensibilità in grado di anticipare le scelte proposte.

Questo processo di fusione è un passo molto importante per il settore ortofrutticolo trentino, ritiene che possa fungere da stimolo per altri processi aggregativi dentro il settore agricolo?

Ora dobbiamo concentrarci sul lavorare cercando di sviluppare dialogo e trasparenza, affinché questo nuovo sistema organizzativo possa diventare la leva principale della nostra crescita. In prospettiva la fusione delle Cooperative associate a La Trentina e la conseguente formazione di una nuova realtà organizzata, deve essere un primo passo per stimolare, all’ interno del mondo ortofrutticolo provinciale, degli ulteriori ragionamenti aggregativi fondamentali per dare agli agricoltori trentini una prospettiva di sviluppo e garantire altresì un reddito dignitoso alle famiglie dei frutticoltori.