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L’ospitalità nell’azienda agricola - Agosto 2022

L’attività agricola è estremamente articolata con innumerevoli possibilità produttive e tra queste troviamo l’ospitalità, attraverso lo strumento dell’agriturismo. In Provincia di Trento è stata approvata una nuova legge e il relativo regolamento che normano questa attività aprendo a nuovi e interessanti orizzonti comuni per due settori centrali nell’economia della nostre comunità, l’agricoltura e il turismo.

Sono diverse le novità introdotte dalla nuova legge e relativo regolamento che ampliano di fatto le possibilità per le aziende agricole di aprirsi al settore turistico, dalla valorizzazione dei prodotti tipici locali, apportando alcune deroghe temporanee nell’esercizio dell’attività per aperture e numero di posti, oltre a novità per quanto attiene la somministrazione dei pasti e gli obblighi formativi. Le novità principali che possono essere approfondite sia nel testo di legge che nel relativo regolamento riguardano la classificazione, che prevede che oltre alle camere, possono essere autorizzate le combinazioni camera + soggiorno + bagno e nell’ambito degli appartamenti, possono essere autorizzati anche i monolocali + bagno. Sono state aggiornate le ore previste in merito agli spazi a disposizione e alle attività eseguite nella ricettività. In merito alla somministrazione sono da rispettare alcune soglie percentuali relativamente ai prodotti alimentari costituiti da materie prime dell'azienda agricola, compresi i prodotti conferiti e poi riacquistati dai soci di società o di cooperative agricole; I prodotti alimentari trentini di altre aziende agricole trentine, o i prodotti alimentari lavorati o trasformati in provincia di Trento. Il regolamento prevede alcune deroghe temporanee nell’esercizio dell’attività per aperture e numero di posti, e sulle attività agrituristiche svolte anche al di fuori dei locali agrituristici, in occasione di fiere, sagre, eventi o manifestazioni promozionali. Sono previsti obblighi formativi per gli operatori agrituristici, di formazione e aggiornamento professionale, assolvibili tramite l’ottenimento ogni triennio di 30 crediti per le attività agrituristiche che svolgono potenzialmente fino a 1.000 ore annue, e 60 per chi svolge potenzialmente più di 1.000 ore annue. Oltre all’attività agrituristica è prevista la possibilità di esercitare l’enoturismo, per il quale è stato redatto uno specifico regolamento. In estrema sintesi, con alcuni limiti, è possibile per le cantine preparare piatti freddi in accompagnamento alla degustazione di vini. Un settore quindi con ampi margini di sviluppo e crescita, come confermano i dati della stagione estiva in corso. Il binomio tra agricoltura e turismo prospetta agli operatori trentini una stagione estiva e autunnale ricca di stimoli e visitatori. Nicoletta Andreis, presidente dell’Associazione Agriturismo che raccoglie circa 300 strutture distribuite su tutto il territorio provinciale, evidenzia come “I segnali rispetto a prenotazioni e richieste di informazioni sono molto positivi, quasi ovunque. Ora che la pandemia sembra aver mollato un po' la presa, registriamo un grande ritorno di fiducia da parte dei turisti che hanno voglia di tornare nel nostro territorio. Il nostro settore è rappresentato in grande parte da strutture medio piccole (7/8 camere mediamente per un Agritur) e per nostra stessa essenza l’accoglienza è spesso familiare, intima e molto legata alla natura circostante: tutti valori che escono paradossalmente rafforzati dall’emergenza Covid19 e che portano molti viaggiatori a scegliere le nostre proposte”. Il settore si aspetta dunque di affrontare un’estate con numeri in forte ripresa, rispetto a quelli 2020 e 2021. Non solo, la speranza è anche di prolungare a lungo la durata del soggiorno fino alle soglie del Natale, in linea anche con le campagne di Trentino Marketing. Un momento storico dunque molto favorevole per l’agriturismo, con numeri in crescita e con molti operatori interessati a eventuali investimenti.