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Un successo l’edizione 2022 del progetto “Ci stò? Affare fatica - Ottobre 2022

"Ci Stò Affare Fatica", è l’iniziativa promossa in Giudicarie dalla Fondazione don Lorenzo Guetti che nel corso dell’estate ha coinvolto ragazzi dai 14 ai 19 anni, in iniziative di volontariato dedicate a prendersi cura del proprio territorio.

 

Si allarga ogni anno di più il successo del progetto “Ci sto? Affare fatica!”, destinato ai giovani tra i 14 e i 19 anni che l’estate desiderano fare qualcosa di utile per la comunità ‘guadagnando’ un ‘buono fatica’ settimanale spendibile in alcuni esercizi commerciali del territorio. I partecipanti sono stati impegnati in svariate attività di cura del bene comune: dalla pulizia dei centri abitati e delle vie dei quartieri, alla manutenzione dei parchi gioco e delle fontane e moltissimo altro ancora. Una movimentazione a tutti i livelli che ha riempito di entusiasmo e significato l'estate di ragazzi e ragazze e che ha anche consentito loro di stringere nuove amicizie. Il progetto, investe su bisogni ed obiettivi trasversali: La dimensione intergenerazionale: investire sulla formazione degli adulti coinvolti, fornendo competenze nella relazione con gli adolescenti e condividendo l’obiettivo prettamente educativo del progetto; individuare le attività di impegno secondo il criterio inderogabile di una presenza adulta stabile al fianco dei ragazzi coinvolti; creare un intreccio tra competenze creative giovanili (soprattutto in ambiente digitale) e abilità tradizionali artigianali da “maestri d’arte”. Il valore della fatica: individuare con le comunità adulte del territorio un’attività prettamente manuale e che richieda l’acquisizione di alcune competenze (in diversi ambiti/settori); accompagnare la fatica dei ragazzi, dando loro tempi organizzativi e regole chiare. L’investimento educativo sul tempo estivo: informare i Servizi Sociali locali per programmare interventi ad hoc con i giovani in difficoltà, spesso acuite dal “vuoto” estivo; convogliare le energie progettuali delle amministrazioni in un grande contenitore collettivo dove ciascun Comune/contesto possa attivare le proprie risorse di comunità. La dimensione del gruppo: allestire contesti educativi dove al centro siano le relazioni tra pari, affiancate da giovani e adulti; organizzare attività importanti, che possano restituire alle ragazze/i il riconoscimento della comunità; formare le giovani generazioni al lavoro in team, con riconoscimenti e gratificazioni collettive. Non da ultimo la cura dei beni comuni: educare le giovani generazioni a un processo virtuoso di custodia del territorio, fornendo loro l’occasione di sentirsene responsabili; accompagnare le amministrazioni in un processo di parziale restituzione ai cittadini di alcune responsabilità nella manutenzione di luoghi e strutture locali; stimolare le persone a sentirsi portatrici non solo di bisogni ma anche di capacità messe a disposizione della comunità per contribuire a migliorarla; avvicinare le giovani generazioni al patrimonio culturale e artistico locale, in una logica di cura e custodia al fianco della comunità adulta. In tutte le Giudicarie, lo sponsor principale è stata la Cassa Rurale, che ha finanziato circa un terzo del costo del progetto; nella Valle del Chiese all’istituto di credito cooperativo si è aggiunto il Bim del Chiese, e la Comunità delle Regole di Spinale e Manez  ed ha visto l’adesione di numerosi Comuni tra i quali Bleggio Superiore, Borgo Chiese, Comano Terme, Fiavé , Pieve di Bono-Prezzo, Pinzolo, Sella Giudicarie, San Lorenzo-Dorsino, Spiazzo, Stenico, Storo, Tre Ville.