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Costi dell’Energia: Una tempesta perfetta - Dicembre 2022

La tempesta perfetta descrive un impressionante fenomeno meteorologico che si manifesta quando due o più turbolenze atmosferiche convergono una nell'altra, creando un vortice di potenza estremamente distruttiva. Ecco come possiamo definire l’attuale momento che stiamo vivendo, soprattutto in ambito energetico.

Speculazione, guerra, ricatto energetico, sanzioni economiche, siccità, inflazione, extraprofitti. L'Italia, ma la stessa Europa, non sanno cos'altro fare per proteggersi dalla tempesta perfetta che si sta scatenando sui prezzi dell'energia e che per molti cittadini si presenta come una minaccia esistenziale per il prossimo inverno. Oltretutto, la produzione idroelettrica ha subìto le conseguenze di una delle estati più calde e siccitose a memoria d'uomo. Il CEIS (Consorzio elettrico Industriale di Stenico) di Ponte Arche che, normalmente, ricava l’energia dei propri soci per il 95% dall’acqua, quest’anno, a causa della siccità invernale ed estiva, sta subendo un calo produttivo del 50%. Cosa vuol dire questo? Che l’energia disponibile, per l’autoconsumo dei propri Soci è ridotta della metà rispetto alla media degli ultimi 20 anni. L’altra metà, necessaria a soddisfare i consumi dei soci, deve essere acquistata ai prezzi di mercato, che hanno avuto un andamento schizofrenico e rialzi da capogiro e da maggio 2021 hanno raggiunto livelli mai visti prima d’ora. Si determina così un notevole aggravio di costi, che per forza di cose si riflette parzialmente in tariffa. Per dare un’idea di cosa questo significhi nei numeri, ad ottobre 2021, con prezzi già in rialzo, la spesa totale per l’acquisto di energia di integrazione era stata di 300.000 euro. Nello stesso periodo del 2022 la spesa è stata di 3.000.000 di euro, con un incremento superiore al 1000 %. Difficile, quindi, se non impossibile, in queste condizioni, tenere indenni i Soci dagli aumenti tariffari per le proprie forniture! Eppure, l’elemento positivo esiste, ed è strettamente collegato alla natura cooperativa di CEIS, alla propria storia fatta di persone che hanno sudato e investito per poter disporre di una risorsa strategica per l’economia della comunità, il cui utilizzo ha ricadute dirette sulla comunità stessa. Interesse comune, contrapposto all’interesse del singolo. L’energia prodotta da CEIS è energia nella disponibilità della Comunità e non dipende in alcun modo dal prezzo di mercato, ma soltanto dalla quantità prodotta in relazione ai costi aziendali che servono perché questa energia si formi e arrivi nella disponibilità dei Soci. Questi costi si mantengono ben distanti dai prezzi raggiunti oggi dal mercato e CEIS non ha obiettivi di speculazione. Come si traduce questo in un vantaggio per i Soci? L’energia che il Socio consuma è composta da due parti: una direttamente prodotta da CEIS e l’altra acquistata dal mercato, per la porzione di non autosufficienza, ai prezzi oramai noti. Questa caratteristica, comune solo alle cooperative elettriche storiche, consente di abbattere notevolmente il prezzo al contatore, perché dipendente solo parzialmente e solo per l’energia che CEIS acquista dall’andamento del mercato. In numeri nel periodo che va da gennaio ad ottobre del 2022, il prezzo medio dell’energia sul mercato (PUN) è stato di 0,328 €/kWh. Per i soci CEIS il prezzo medio è stato di 0,15 €/kWh, considerando anche il ristorno sui consumi 2021, di cui i soci hanno però beneficiato nelle bollette di metà anno 2022. Questo significa che nei primi 8 mesi dell’anno, i clienti del mercato libero, con tariffe legate al prezzo di mercato, hanno avuto bollette mediamente più care del 150% rispetto ai soci CEIS, mentre i clienti della maggior tutela hanno speso negli stessi 10 mesi il 100% in più. In termini assoluti, nei primi 10 mesi si ottiene per i soci CEIS un risparmio complessivo di ca. € 2.000.000 rispetto al mercato di maggior tutela e di € 3.000.000 rispetto al mercato libero. Un bel sollievo, anche se parziale. Un’altra buona notizia c’è… Il livello dei prezzi deciso dal Consiglio di Amministrazione di CEIS, nell’ambito del monitoraggio oramai costante della situazione del mercato dell’energia, rimarrà, salvo stravolgimenti di mercato, alla metà di quello del mercato tutelato. L’unico modo per poter incrementare le possibilità di manovra di CEIS anche in periodi come questo è aumentare l’autosufficienza, introducendo ulteriori fonti produttive destinate all’autoconsumo. Quindi, ben vengano gli impianti fotovoltaici dei Soci a servizio di famiglie e aziende, ma anche la ricerca da parte di CEIS di fonti differenti e ulteriori. È strategica anche la collaborazione con le amministrazioni comunali, che devono adottare la stessa visione per cogliere le oramai scarse opportunità nell’utilizzo dell’idroelettrico.