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Il lavoro, una “diritto” difficile da esercitare - Febbraio 2013

I dati presentati durante il convegno organizzato dalla Cooperazione Trentina il 16 Gennaio scorso dal titolo “Nuove prospettive per il lavoro” ci evidenziano una situazione preoccupante. La ricerca del Prof. Colasanto dell’Università di Trento, Presidente dell’Agenzia del Lavoro, ci mostra come nei quattro anni della crisi, dal 2008 al 2011, la disoccupazione più che da perdita del posto di lavoro sia stata alimentata da quanti tra i "nuovi entrati" un'occupazione non sono riusciti a trovarla. In Trentino nel terzo trimestre 2012 solo il 17% dei nuovi entrati (1.100 su un totale di 6.300 unità) ha trovato lavoro e ciò può spiegare l'aumento superiore ai due punti percentuali del tasso di disoccupazione che dal 3,7% del 3° trimestre 2011 è passato al 5,8%.

La disoccupazione quindi, seppur con valori più bassi rispetto a quelli medi delle regioni del Nord-est e dell'Italia, aumenta anche in Trentino e la fascia di età fino a 29 anni è la più colpita. In Giudicarie vi sono alcune differenza rispetto al dato provinciale: oltre alla difficoltà di trovare lavoro tra i giovani, anche il numero di assunzioni tra gli over 50 è in calo. Il confronto tra le assunzioni avvenute nel primo quadrimestre 2012, rispetto a quelle dello stesso periodo del 2011 segna infatti un -11,3 in termini di variazione percentuale rispetto al +5,7 della provincia. I numeri evidenziano chiaramente le difficoltà che interessano il mondo del lavoro anche a livello locale soprattutto nel comparto manifatturiero e delle costruzioni.

Ridefinire le politiche del lavoro in riferimento alle tutele riservate ai lavoratori disoccupati o sospesi, diventa questione di particolare urgenza.

A questo proposito le norme di attuazione richiamate dalla legge delega, approvate con decreto dal Consiglio dei ministri a fine 2012, trasferiranno alla Provincia di Trento la gestione degli ammortizzatori sociali consentendo di disegnare con il concorso di tutti gli attori, le parti sociali e la cooperazione stessa un sistema di protezione sociale piu’ dinamico e integrato rispetto a quello attuale, orientato a fornire strumenti più idonei allo sviluppo di comparti e settori produttivi emergenti e al contempo, in grado di supportare meglio un mercato dove le persone cambiano spesso lavoro e settore.

Va in questa direzione il Protocollo d’intesa che la Comunità delle Giudicarie ha sottoscritto nel Maggio 2012 con l’Agenzia del Lavoro. L’accordo ha come punto centrale l’istituzione di un Tavolo tecnico dedicato al “Lavoro in Giudicarie” con l’obiettivo di trovare risposte concrete in un momento non facile per l'economia, ponendo in essere nuove iniziative e valorizzando in modo mirato anche in Giudicarie l’Autonomia Provinciale in materia, declinabile con progetti specifici direttamente riferiti alle esigenze del territorio. Non da ultimo un’attenzione particolare dovrà essere data agli strumenti d’integrazione del reddito dei lavoratori. L’attivazione di dispositivi mutualistici consente di rispondere collettivamente alle esigenze del singolo cittadino attraverso la negoziazione di convenzioni vantaggiose con servizi di qualità, in una logica di riduzione dei costi e a sostegno del reddito delle famiglie.

Alberto Carli