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“La persona” al centro dell’accordo tra Cooperazione Salute e le Terme di Comano - Maggio 2013

Il Rapporto Italia 2013, risultato di una indagine condotta dall’Eurispes (Istituto di Studi Politici, Economici e Sociali fondato nel 1982) sembra un bollettino di guerra. Secondo l’indagine nel 2012, 7 italiani su 10 (70%) hanno visto peggiorare la situazione economica personale (per il 40,2% di molto, per il 33,3% in parte). Sono davvero pochi coloro che hanno visto la propria situazione migliorare, appena il 4,8% (lievemente 3,9%, e molto 0,9%). Il Presidente dell’Istituto Prof. Gian Maria Fara, commentando i risultati dell’indagine parla di un Paese completamente ripiegato sul suo presente e della tendenza, che può essere ricondotta alla politica, all’economia e anche alla gestione famigliare, di operare affidandosi al giorno per giorno. Un Paese, continua Fara, prigioniero del suo presente e il dove il “presentismo” è diventato la nostra filosofia di vita. Molti pensavano che la crisi altro non fosse che una condizione passeggera invece siamo di fronte ad un doloroso e veloce declino che non è più una tesi, ma un dato di fatto.

Oggi, non possiamo più sottrarci ormai a condividere il fatto che il Paese è al centro di una crisi insieme politica, economica e sociale, costretto a fare i conti con le proprie contraddizioni e con i propri ritardi. Un declino quindi attualmente in corso che potrebbe continuare o in alternativa che potrebbe fermarsi. Se valutiamo gli strumenti a nostra disposizione possiamo e dobbiamo propendere per la seconda ipotesi. Le risorse umane, culturali ed anche economiche, non mancano, soprattutto nel nostro Trentino.

La capacità di riqualificare la spesa (più che tagliare) è una pratica che deve iniziare a trovare spazio nelle Istituzioni pubbliche come nel privato per consentire l’innescarsi di nuove modalità di gestione e di investimento che possono ricondurre a un risparmio economico da un lato ma al contempo rispondere alla crescente domanda di aiuto da parte delle persone. Si impone quindi la necessità di individuare strumenti e modalità nuovi, che consentano di attivare azioni efficaci ed efficienti a tutti i livelli a sostegno delle politiche del lavoro e sociali, dall’istruzione alla sanità senza perdere di vista gli imprenditori, i professionisti e tutte le categorie economiche che soffrono della scarsità di domanda e della congestione burocratica e fiscale del nostro sistema.

Certo è, che viviamo in un tempo dove abbiamo la responsabilità politica e civile di rimettere al centro del nostro agire le esigenze delle persone e dove serve passare dalla “lista dei buoni propositi” alle azioni concrete attraverso formule che riescano a perseguire la crescita del territorio, il benessere delle persone che ci vivono e la promozione di nuovi servizi.

La convenzione stipulata tra Cooperazione Salute e le Terme di Comano va in questa direzione. Un esempio di buone pratiche che poggia su una formula molto semplice ma al contempo chiara, efficace e disponibile da subito; Quella di fornire ai soci della Mutua, ad oggi 40.000 persone, tutti i servizi specialistici erogati dalle Terme a prezzi scontati. Un complesso quello delle Terme di Comano aperto a tutti, giudicariesi in primis dove è possibile trovare un servizio di altissimo livello essendo oggi una stazione termale riferimento Europeo nel settore dei servizi sanitari e di benessere in ambito dermatologico (tra le prime 3 Terme a livello europeo).

Cooperazione Salute si distingue nel realizzare l’assistenza sanitaria complementare e integrativa del servizio sanitario nazionale, garantendo in modo solidale la tutela della salute dei soci nell’ambito della sanità integrativa, senza scopo di lucro e con finalità esclusivamente assistenziali.

Enti e Istituzioni anche private, possono trovare nuove opportunità applicando formule innovative, non alternative ma complementari all’azione della pubblica amministrazione, concentrando lo sforzo dentro una visione di lungo termine, avviando azioni il cui obiettivo sia avere la persona al centro. Condividere valori e principi, avere una predisposizione all’apertura e alla collaborazione, che significa anche fiducia, in una logica di rete e nel reciproco interesse possono consentire una inversione di tendenza.

Alberto Carli