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La forma cooperativa al servizio dello sviluppo turistico - Gennaio 2014

La BITAC è una manifestazione creata dalle componenti turistiche delle tre principali centrali cooperative italiane per promuovere la conoscenza e la collaborazione tra le imprese e favorire la commercializzazione dell’offerta turistica cooperativa. A fine 2013 si è tenuta la VI edizione che tra le varie testimonianze ha visto anche quella della Federazione della Cooperazione Trentina. BITAC raggruppa tutti quegli operatori turistici che hanno scelto la forma della cooperativa per lavorare nei rispettivi ambiti: alberghi, tour operator, cooperative agricole, ecc..

In questo settore si trovano quindi realtà anche molto diverse tra loro, ma nella maggior parte dei casi accomunate da una volontà di proporre un turismo che non sia solo visita dei luoghi ma anche incontro con le persone e quindi in senso più ampio immersione totale in un territorio, con una particolare attenzione a tutte le forme di turismo responsabile e sostenibile. Il Sottosegretario al Turismo, Simonetta Giordani intervenendo alla manifestazione ha dichiarato: “Assistiamo ormai da anni ad una crescita costante ed esponenziale dei flussi turistici internazionali. È una domanda di arte, cultura e bellezza che non possiamo lasciarci sfuggire: per intercettarla dobbiamo puntare sulla capacità di fare sistema, sull'innovazione e sulla qualità dell'offerta.

La cooperazione in questa strategia può svolgere un ruolo importante, non soltanto perché sostenendo i valori dell'inclusione, dell'arricchimento culturale e della sostenibilità, definisce un modello di offerta originale ed evoluto, ma anche perché puntando sul legame col territorio e sul pieno coinvolgimento delle comunità locali, è l'espressione evidente e tangibile della straordinaria, diffusa ricchezza del nostro Paese”. Le esperienze di cooperative nel settore del turismo realizzate in aree di montagna, dove il turismo è senza dubbio uno dei settori con maggiore margine di sviluppo, soprattutto se viene opportunamente coordinato con politiche di valorizzazione delle risorse ambientali, artistiche e culturali è un tema di grande attualità e strategico oltre che per il territorio, per il movimento cooperativo stesso.

Le nostre montagne sono un immenso patrimonio ambientale, naturale e culturale, che può essere ancor più valorizzato se si riesce ad attuare il passaggio da una concezione statica di queste ricchezze ad una concezione dinamica, che immagini un uso polifunzionale del territorio, da attuarsi attraverso la creazione di strutture di coordinamento tra risorse di diverso tipo, anche informatiche, per realizzare un turismo che possa spaziare da itinerari culturali, a itinerari naturalistico-ambientali fino itinerari sportivi. In Trentino e in Giudicarie in particolare, l’adesione a forme consortili è elevata e, a prescindere dalle finalità ciò indica che questa forma di aggregazione è presente in maniera diffusa sul territorio e gli si riconosce una certa importanza e utilità.

Tuttavia le principali funzioni riconosciute a questi tipi di aggregazioni sono limitate a quelle di natura commerciale e promozionale. Una nuova forma di specializzazione o di competenza dei consorzi o di nuove forme cooperative potrebbe arrivare soprattutto a fronte di esigenze operative, nella risoluzione di problemi di natura gestionale che incidono in modo particolare in termini di costi sulle attività. Ad esempio per ottimizzare i costi legati all’energia (sull’esperinza dei Consorzi Elettrici), al personale delle strutture ricettive per i servizi ai piani o di sala, ai prodotti per la pulizia.

Le prospettive di consolidamento e di ampliamento della presenza cooperativa in campo turistico, le stesse esperienze di sviluppo di cooperazione tra operatori all’interno degli stessi comparti e le iniziative a livello di cooperazione territoriale, possono travare proprio nella forma consortile e/o cooperativa un vantaggio competititivo sostanziale. Non tanto per elementi di efficienza o professionalità che ovviamente sono conseguibili anche attraverso altre forme giuridiche, quanto grazie alla articolazione multi-settoriale del movimento cooperativo trentino che è fortemente diffuso sul territorio ma anche fortemente integrato sotto il profilo della rappresentanza, dell’approccio strategico alle problematiche dello sviluppo aziendale e settoriale, della fornitura di supporto e assistenza ai propri associati.

E’ ormai condiviso che le dinamiche del mercato turistico spingono i sistemi turistici locali a fornire risposte organiche e orientate alla domanda di vacanza e tempo libero ma anche a ricercare forme di più intensa collaborazione e integrazione con gli altri settori ai fini di un più equilibrato e qualificato uso del territorio e delle sue risorse. Una esigenza quindi di concertazione intersettoriale dove la programmazione dello sviluppo avviene a livello locale e trasversalmente alle problematiche dei singoli comparti (credito, agricoltura, consumo, lavoro e sociale). Una attività che richiede confronto ed elaborazione progettuale oltre che una regia, per mobilitare uomini, idee, risorse finanziarie, relazioni, al fine di perseguire e sviluppare soluzioni organizzativamente e economicamente sostenibili per l’intera Comunità.

Alberto Carli