Gare di appalto e buon lavoro: possono coesistere? - Giugno 2014
Il processo di rinnovamento avviato dalla Pubblica Amministrazione che ha come obiettivo quello di semplificare e rendere più efficace le nostre amministrazioni, corrisponde anche all'impiego delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione ( ICT ) oltre all'adozione di nuove modalità operative dei sistemi di acquisto di beni e servizi, mediante l'utilizzo di procedure telematiche (e-Procurement) tramite internet.
Un tema quello delle gare d’appalto che seppur complesso, risulta vitale per molte imprese del nostro territorio. Si pensi che solo per il comparto dei servizi e quindi di quelle attività rivolte ad esempio allo smaltimento rifiuti, allo sgombero neve, alle pulizie, ecc la posta in ballo, rappresenta in Provincia di Trento circa 120 milioni di investimento pubblico. In questo contesto si inserisce l’iniziativa di e-Procurement promossa a livello locale dalla Provincia di Trento, che ha deciso di istituire un proprio Mercato Elettronico, tenendo conto dei recenti interventi normativi e di razionalizzazione della spesa pubblica che hanno introdotto una serie di vincoli, volti a favorire l’utilizzo dei mercati elettronici da parte delle P.A. per gli acquisti di prodotti e servizi di importo inferiore alla soglia comunitaria (attualmente pari a circa € 200.000,00).
Il Mercato Elettronico della Provincia di Trento (ME-PAT) ha l'obiettivo di mettere in contatto la domanda e l’offerta di prodotti e di servizi e costituisce il nuovo punto di incontro in rete fra le pubbliche amministrazioni della Provincia (PAT, Comuni, Comunità, enti appartenenti al “Sistema pubblico” provinciale) e le imprese fornitrici abilitate. Seppur la procedura nel suo intento ha quale obiettivo efficacia, efficienza e risparmio per la Pubblica Amministrazione consentendo a ciascuna impresa fornitrice di visualizzare l’intero contenuto dei dati presenti sul ME-PAT, ivi inclusi gli articoli ed i prezzi indicativi pubblicati dalle altre imprese abilitate stimolando in questo modo lo sviluppo di un processo competitivo, risulta assolutamente rilevante identificare le modalità di salvaguardia del “buon lavoro”. Un buon lavoro che riguarda da una parte il garantire la capacità di spesa dei lavoratori e quindi in sostanza garantire alle imprese la giusta remunerazione delle attività prestate evitando di premiare quelle che adottano stratagemmi vari, per usare un eufemismo. Dall’altra garantire che il lavoro sia fatto bene e che rappresenti garanzia di qualità e sicurezza per il territorio e i cittadini.
La sensibilità a queste tematiche è sicuramente alta e numerosi comuni hanno manifestato l’esigenza di introdurre elementi di flessibilità nel sistema elettronico degli acquisti a fronte dei rigidi automatismi che lo caratterizzano. In particolare la standardizzazione dei prodotti e servizi talune volte non consente la possibilità di sopperire a particolari esigenze, risultando quindi poco o totalmente non idoneo rispetto alle richieste della PA. E’ inoltre sentita l’esigenza di poter ricorrere a procedure autonome di acquisto al di sotto di una certa soglia. Non da ultimo vi è da dire che la procedura presenta delle criticità risultando di difficile utilizzo e quindi, in riferimento agli acquisti di importo contenuto può anche essere messo in discussione il rapporto costi benefici.
E' su questi stimoli che il consigliere provinciale Mario Tonina ha, con alcuni colleghi, richiesto alla Giunta Provinciale di approfondire le problematiche legate ai sistemi di approvvigionamento mediante mercato elettronico in funzione dell’introduzione di elementi di flessibilità, compreso il ricorso a procedure autonome di acquisto al di sotto di una certa soglia, e dell’ottimizzazione dell’iter di approvvigionamento, per favorirne tempistiche e valorizzare il mercato locale.
Per fare ciò sarà costituito un gruppo di lavoro, composto dai responsabili delle strutture interessate della Provincia e da componenti indicati dal Consiglio delle Autonomie Locali quali amministratori rappresentativi delle diverse fasce di comuni, finalizzato proprio ad approfondire le problematiche legate ai sistemi di approvvigionamento mediante mercato elettronico e a definire modalità a garanzia del “buon lavoro”.
Alberto Carli