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L’importanza di alternare Scuola e Lavoro - Febbraio 2015

L'alternanza tra la formazione a scuola e l'inserimento nel mondo del lavoro è, di fatto, una metodologia didattica innovativa del sistema dell’istruzione e della formazione, una strategia efficace per l’orientamento, la motivazione, l’approfondimento di alcuni contenuti dato che l’esperienza nella scuola di uno studente appare spesso separata dall’esperienza di ciò che significa lavoro. La Cooperazione ritiene questo tema di strategica importanza e con il macro-progetto "Cooperazione, Scuola, Lavoro" prevede l’attivazione di percorsi formativi di durata annuale o pluriennale che rientrano in appositi protocolli di collaborazione tra Istituti Scolastici e Cooperazione Trentina, caratterizzati da un’articolata programmazione didattica e da obiettivi disciplinari.

Accanto a questi percorsi, è avviata da qualche anno la simulazione d’impresa, che consiste in esperienze di Associazione cooperativa scolastica (ACS). Una serie di attività che prevedono quindi interventi di esperti in classe, approfondimenti inerenti gli elementi distintivi delle imprese cooperative, uscite didattiche ed eventuali tirocini formativi presso imprese cooperative, nonché la costituzione e gestione di Associazioni Cooperative Scolastiche. Al nuovo liceo Tecnico Economico dell’Arcivescovile di Trento, ad esempio, si sperimenta la modalità gestionale cooperativa attraverso la creazione di una associazione cooperativa scolastica il cui ”utile” generato servirà per fare beneficienza e finanziare le gite.

Si chiama ‘ManiunITE’ la cooperativa che si occuperà dell’organizzazione di eventi ricreativi per gli studenti, tra i quali tornei sportivi e piccole manifestazioni musicali. L’entusiasmo è forte, perché attraverso questo strumento concreto gli studenti potranno capire attraverso la sperimentazione come funziona la gestione di una cooperativa, con la definizione di un progetto, la divisione dei compiti, l’assegnazione di ruoli e responsabilità e l’elezione degli organi di governo e controllo. Il Collegio Arcivescovile ha voluto caratterizzare in modo innovativo questo nuovo indirizzo di studio puntando su una forte partnership con il mondo della cooperazione, una realtà che non solo è parte integrante dell’economia trentina, ma veicola anche valori che ben si integrano con il progetto formativo della scuola. In Giudicarie, con il progetto Training for Job, che è partito nel 2013 e proseguirà anche quest’anno, oltre 300 ragazzi hanno intrapreso, durante il periodo estivo, un tirocinio lavorativo presso Aziende o Enti pubblici, un’iniziativa di sistema promossa dalla Comunità delle Giudicarie e resa possibile grazie alla collaborazione tra la Comunità, Agenzia del Lavoro, Piani Giovani delle Giudicarie (Rendena, Chiese, Busa ed Esteriori) e gli Istituti scolastici (Enaip, Upt ed anche Guetti).

Nell’ambito della cooperazione sociale sono anche disponibili proposte formative e progetti di inserimento lavorativo (come ad esempio la Bottega dei mestieri o E…state lavorando, ecc.) proposti dalla cooperativa l’Ancora di Tione. Certo è che l’alternanza scuola – lavoro si fonda sull’intreccio tra le scelte educative della scuola, le aspettative delle aziende del territorio in termini di fabbisogni professionali, le personali esigenze formative degli studenti, che chiamano in causa caratteristiche cognitive personali, motivazione ad apprendere, orientamento al lavoro e alle professioni.

Pertanto due sono le questioni fondamentali per la riuscita dei progetti e il raggiungimento dell’obiettivo finale che è creare lavoro: la prima è circoscritta alla scuola, alla quale è richiesto un maggiore impegno progettuale, perché l’alternanza investe direttamente i curricoli, la flessibilità dell’orario, i modelli organizzativi della scuola stessa. La seconda è di carattere politico, e riguarda l’esigenza di fare in modo che le Giudicarie acquisiscano un ruolo forte nei confronti della Provincia, affinché quest’ultima garantisca gli investimenti infrastrutturali e di sostegno alle imprese territoriali, atti a tutelare il presidio e la crescita economica e sociale delle periferie, contrastando la tendenza all’accentramento.

Alberto Carli