Cerca tra i contenuti

Una scuola per la gestione dei beni comuni - Agosto 2015

Nasce a Trento la prima Scuola Italiana dei Beni Comuni – SIBEC promossa da Euricse, Labsus e l’Università degli Studi di Trento. Lo scopo è quello di formare le professionalità che servono per gestire in maniera economicamente sostenibile i beni comuni, con particolare riferimento al recupero degli edifici e spazi abbandonati. L’obiettivo è Formare le professionalità che vogliono essere protagoniste nel recupero e nella gestione dei beni comuni; Un tema sempre più sentito anche a fronte della crisi economica e del calo di risorse pubbliche che ha causato un crescente numero di aree, spazi pubblici ed edifici in stato di degrado o abbandono. A fronte di questa sfida ci sono risorse latenti nella società che possono e vogliono giocare un ruolo di rilievo nel recupero e gestione dei beni comuni ma hanno bisogno degli strumenti giusti per essere sfruttate appieno. Un percorso quello della Scuola dei Beni Comuni che poggia sull’introduzione nel 2001 del concetto di sussidiarietà orizzontale nella Costituzione (art.118) e successivamente nel 2014, attraverso l’adozione da parte del Comune di Bologna del “regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani”.

 

Un regolamento ad oggi adottato da diversi Comuni italiani e risultato di un importante lavoro di ‘traduzione’, mai realizzata prima in Italia, del principio di sussidiarietà previsto dall’articolo 118 della Costituzione in norme di livello amministrativo che gli enti locali possono utilizzare per instaurare rapporti di collaborazione con i cittadini. Dire infatti, come fa appunto l’art. 118 ultimo comma, che i poteri pubblici “favoriscono le autonome iniziative dei cittadini per lo svolgimento di attività di interesse generale” significa riconoscere che questi cittadini attivi non sono utenti, assistiti, amministrati, secondo le categorie del Diritto amministrativo tradizionale. Sono invece soggetti che collaborano con l’amministrazione nel perseguimento dell’interesse generale o, detto in altro modo, nella cura dei beni comuni. Sono insomma coloro che, insieme con l’amministrazione, fanno vivere l’amministrazione condivisa. Euricse (L’Istituto Europeo di Ricerca sull'Impresa Cooperativa e Sociale) dal canto suo ha promosso e partecipato alla costituzione di questa Scuola, quale soggetto che si occupa di studiare le forme organizzative e imprenditoriali più adatte alla gestione dei beni comuni. I destinatari dell’attività di formazione, che partirà nell’autunno prossimo, saranno cittadini, imprenditori (for profit e no profit), appartenenti ad organizzazioni del Terzo Settore ed amministratori locali (intesi sia come eletti sia come funzionari). La definizione del concetto del bene comune, lo scambio delle esperienze esistenti in Italia, la diffusione delle competenze tecniche nell’ambito legislativo, amministrativo, gestionale e organizzativo nonché la promozione delle conoscenze trasversali quali leadership, comunicazione e mediazione saranno solo alcuni dei temi che verranno affrontati in occasione dei corsi di formazione. La sede principale della scuola sarà a Trento con la possibilità di attivare delle sedi regionali sul territorio nazionale.