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I miei articoli

Dal 2012 collaboro con il Giornale delle Giudicarie.
Di seguito puoi trovare tutti i miei articoli.
Buona lettura!


Nuove imprese per nuovi mercati - Giugno 2015

Mentre la crisi economica continua, sta diventando sempre più evidente che, al fine di individuare strategie per mettere l'Italia e il nostro Trentino su un percorso di crescita economica, è necessario valutare attentamente i potenziali contributi di ogni settore, di ogni istituzione pubblica e privata, e da tutti i tipi di imprese, comprese le cooperative e le imprese sociali. Dai dati forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) risulta che le imprese sociali e, più in generale, quelle cooperative, crescono a un ritmo più veloce rispetto agli altri tipi di imprese, pubbliche o private. Lo studio condotto da Euricse nel corso del 2013 “La cooperazione in Italia durante la crisi anni”, si è proposto di contribuire alla necessità di comprendere a fondo la cooperazione e di individuare quali soni i nuovi settori, i bacini di innovazione cooperativa. Il primo dato significativo della relazione deriva da una quantificazione piuttosto precisa sia del contributo diretto delle cooperative italiane per il prodotto interno lordo (PIL) e dell'occupazione, nonché l'impatto economico complessivo della cooperazione per l'economia italiana. L'aggregazione di tutte le varie fonti disponibili rivela che il numero totale delle cooperative italiane attive è compresa tra 55 e 60 mila. Alla fine del 2011, le cooperative, insieme ai loro consorzi, hanno generato un valore della produzione superiore a 120 miliardi di euro, con un numero di posti di lavoro tra 1.200.000 e 1.300.000, senza contare l’effetto indotto e cioè il lavoro generato per i soci delle cooperative che di esse non sono dipendenti.

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