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I miei articoli

Dal 2012 collaboro con il Giornale delle Giudicarie.
Di seguito puoi trovare tutti i miei articoli.
Buona lettura!


Start up cooperative - Ottobre 2015

In questi ultimi anni, di fronte alla crisi economica e alla crescita della disoccupazione, il termine “startup” ( avvio di una nuova impresa) è entrato nel linguaggio comune perché nelle startup si vede la possibilità di creare nuove opportunità occupazionali, soprattutto per i giovani, in ambiti di mercato emergenti, sfruttando soprattutto le tecnologie informatiche. Ma quale deve essere il modello di una startup cooperativa? Certamente non quello di un’impresa che nasce con l’obiettivo di produrre lucro e il più in fretta possibile. Non va sicuramente demonizzato chi si mette in gioco per perseguire quel modello ma certo è che l’Italia non è l’America e i casi di startup di successo sono molto pochi. Inoltre la startup cooperativa non può prescindere dai valori fondanti della cooperazione e da obiettivi che sono quelli del lavoro, della stabilità, del lungo periodo; Infatti le imprese cooperative nascono per rispondere a bisogni reali e preferibilmente non individuali ma collettivi. Quando si parla di startup si pensa solitamente a nuove imprese nel settore dell’ICT (Information and Communication Technology) ma la startup cooperativa non vuole essere questo, non solo. Il concetto di innovazione da realizzare è più ampio, abbraccia anche il campo dell’innovazione sociale, mette in atto cambiamenti anche nei comportamenti delle persone e nella gestione dell’impresa. Certo non bisogna buttare il bambino (la tecnologia) con l’acqua sporca. Se nel modello di startup cooperativa la tecnologia non è tutto, bisogna però fare attenzione a non sottovalutarne l’importanza. Innovazione significa anche trasparenza, apertura, riproducibilità: basti pensare alla battaglia per gli Open Data (Dati Aperti), che riguarda la Pubblica Amministrazione ma non solo.

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