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I miei articoli

Dal 2012 collaboro con il Giornale delle Giudicarie.
Di seguito puoi trovare tutti i miei articoli.
Buona lettura!


La Nuova Emigrazione, tra fuga e opportunità - Febbraio 2017

Sono più di centomila quelli certificati. Ma sono molti di più, gli italiani andati a vivere all’estero nel corso del 2015: perché di solito ci si iscrive all’anagrafe degli italiani residenti all’estero (AIRE) solo dopo anni, quando la partenza non è più un’avventura appena iniziata ma una fase nuova della propria vita. Oltre diecimila dal Veneto (seconda regione in cifra assoluta, dopo la Lombardia), oltre quattromila dal Friuli, quasi tremila dal Trentino. L’effettiva consistenza del nuovo flusso emigratorio dall’Italia verso L’Europa in primis ma anche verso Nord e Sud America, stando ai dati forniti da istituti statistici europei, risulta essere superiore fino ad oltre 4 volte ai dati Istat/Aire. La fase che stiamo vivendo, iniziata dopo il 2000 ha visto tornare a crescere il flusso emigratorio, fino a raggiungere, secondo stime comparate tra dati italiani e dati esteri, tre i 250 e i 300mila espatri. Parliamo di una nuova stagione di emigrazione. In effetti ha ragione il Prof. Stefano Allevi, sociologo presso l’Università di Padova, quando evidenzia che dovremmo aggiornare il nostro vocabolario e parlare di mobilità di medio e lungo raggio, di pendolarismo allargato. Si, perché si parte per cercare un lavoro che non si trova a casa, certo. Ma non solo. Si parte anche per fare il lavoro per il quale si è studiato, per farlo a condizioni migliori, con un salario più alto. E per fare esperienza, per spirito di avventura, per andare a vivere in paesi e città più stimolanti e vivaci, che offrono opportunità (non necessariamente solo di lavoro: anche di vita, di divertimento) che da noi non ci sono. E, infine, semplicemente perché il mondo è davvero globale, ogni posto è più vicino di prima, i viaggi sono molto più brevi e più economici, e si rimane comunque connessi – grazie a tecnologie a disposizione di tutti ed economiche – con il proprio paese di origine e i propri affetti. L’idea che muoversi e cambiare può valere la pena l’abbiamo introiettata tutti, ormai. Anche i pensionati che vanno a godersi la pensione altrove. Dal 1870 al 1970 si sono registrati circa 27 milioni di espatri. I discendenti italiani oggi nel mondo sono stimati tra 60 e 80 milioni. Alla fine del 900 vi fu la prima grande fase con 5,3 milioni di espatri.

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