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I miei articoli

Dal 2012 collaboro con il Giornale delle Giudicarie.
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Buona lettura!


“Intervista a Roberto Simoni, confermato per il prossimo triennio alla guida della Cooperazione Trentina” - Luglio 2023

lo scorso 8 Giugno l'assemblea dei soci ha approvato il bilancio della Cooperazione trentina 2022, che chiude con un utile di 351.000 euro a fronte di ricavi per 18,5 milioni e costi per 18,1 milioni e rinnovato i suoi vertici, confermando Roberto Simoni  alla guida della Cooperazione Trentina per il secondo mandato.

 

Presidente Simoni, è al suo secondo mandato su indicazione diretta del CDA. Si aspettava questa decisione?

Sono arrivato dopo una fase a dir poco tormentata per la Federazione, ed ho vissuto con il Consiglio e l'intera struttura un periodo storico davvero critico (pandemia, guerra in Ucraina, crisi energetica). Credo che la fiducia nei miei confronti sia derivata dall’esser riuscito a garantire stabilità, ma mantenendo una traiettoria improntata all’innovazione del nostro sistema. Sento molto forte la responsabilità del ruolo, e interpreto l’indicazione del CdA come la volontà di dare continuità e di proseguire il lavoro iniziato tre anni fa.

 

Quali sono state le azioni più significative intraprese nel primo mandato?

Innanzitutto, abbiamo lavorato per riposizionare la cooperazione al centro del sistema economico locale e per rafforzare le relazioni negli organismi nazionali. Ci siamo adoperati per garantire la sostenibilità economica delle cooperative, che è stata messa seriamente in dubbio da alcuni settori colpiti dagli effetti della pandemia, con molte cooperative che si sono impegnate oltre ogni limite per rendere più accettabile la vita delle persone durante i periodi di restrizione.

Abbiamo anche supportato l'ente pubblico nell'affrontare il programma di vaccinazione di massa e fornito assistenza alle famiglie ucraine in fuga dalla guerra.

Per quanto riguarda il lato di innovazione e sviluppo del nostro sistema, tra le molte attività che potrei citare, faccio menzione di quelle che crediamo avranno maggiore impatto: la promozione di comunità energetiche rinnovabili e cooperative di comunità (già 5 quelle attive ad oggi);

il sostegno dei negozi multiservizi e SIEG nelle aree montane o svantaggiate;

il finanziamento di cooperative di abitazione, con un bando emesso nel 2022 per promuovere progetti abitativi cooperativi sostenibili; gli interventi nel settore sociale, con l'obiettivo di costruire un modello di welfare collaborativo tra pubblico e privato, garantendo il riconoscimento del valore e della funzione sociale delle cooperative e degli enti del terzo settore;

la promozione del coworking inCooperazione, con l’offerta, tramite il lavoro congiunto di numerose associate e di enti pubblici, di postazioni di lavoro in coworking a cittadinanza, turisti e dipendenti provinciali;

la riforma del Progettone per aggiornare il modello cooperativo mantenendo le sue motivazioni originarie; l’utilizzo del Fondo partecipativo per finanziare progetti nel settore agricolo e favorire lo sviluppo e l'innovazione e, per ultimo ma non per importanza, l’avvio della nuova Carta inCooperazione, un progetto che cambierà molti aspetti dell’essere socio del nostro sistema cooperativo.

Azioni che, in generale, hanno rappresentato un impegno significativo per il primo mandato e sono state intraprese in diversi settori per promuovere lo sviluppo e il benessere dei soci del sistema cooperativo e della comunità trentina in generale

 

Il lavoro c’è, ma si faticano a trovare alcune risorse professionali in campi come quello sociosanitario, nell’area tecnico scientifica così come nei servizi turistici e culturali. Questo mismatch, cioè il divario tra le competenze professionali richieste e quelle disponibili può minare la competitività delle nostre imprese? Quali soluzioni possiamo mettere in campo?

Certamente può minare la competitività delle imprese. Per affrontare questa sfida, possiamo mettere in campo diverse soluzioni. Una possibilità è promuovere programmi di formazione e sviluppo delle competenze per colmare il divario tra le richieste del mercato e le competenze disponibili.

Inoltre, è possibile incentivare la collaborazione tra le imprese e le istituzioni educative per sviluppare percorsi formativi mirati e promuovere l'attrazione di talenti in settori strategici. Un esempio pratico in questo senso è stata l’attivazione di una collaborazione con l’Università Nostra Signora del Buon Consiglio di Tirana per un progetto di cooperazione internazionale teso a far arrivare a Trento personale infermieristico e

operatori socio-sanitari da impiegare nelle strutture pubbliche e private del Trentino.

 

L’inflazione continua ad aumentare e la BCE ha alzato i tassi di interesse e continua farlo. Gli effetti sono una riduzione dei consumi, una riduzione delle compravendite di abitazioni e in generale una riduzione del risparmio dei cittadini. Pensa che alzare il costo del denaro sia la ricetta giusta? E quale può essere il ruolo della cooperazione per aiutare imprese e famiglie?

 

È opportuno ricondurre l’inflazione a livelli fisiologici, perché le imprese stanno soffrendo l’aumento dei prezzi di materie prime che si riverberano inevitabilmente sulle famiglie. Ogni strumento per contrastarla non è mai valido o non valido in sé, ma funziona se compreso in un complesso di iniziative di politica economica e di comportamenti individuali che devono andare nella stessa direzione.

Le nostre Casse Rurali anche in questa occasione sono a disposizione di soci e clienti per offrire un supporto a chi si è trovato in difficoltà dall’aumento delle rate dei mutui. Il contatto diretto, come sempre, aiuterà a trovare soluzioni adeguate.

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